Archive for ottobre, 2013


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Blitz per mandare a casa Di Muro: i Sammaritani voltano le spalle al sindaco ma Salzillo e Di Monaco lo salvano

OmeroSanta Maria Capua Vetere – Un autentico blitz quello che ha rischiato di andare in porto nella serata di ieri. Per la prima volta, a distanza di due anni e mezzo dall’insediamento a Palazzo Lucarelli, la poltrona del sindaco Biagio Di Muro è stata seriamente messa a rischio. I consiglieri comunali di minoranza, con la regia di Martino Valiante, si sono fatti forza grazie al sostegno, in questa operazione, dei tre esponenti del gruppo ‘I Sammaritani’ (gruppo consiliare di maggioranza) Omero Simone, Fabio De Lucia e Giuseppe Barbato. Si sono dati appuntamento presso lo studio del notaio Concetta Parmitano, il gioco era fatto: 13 firme per sfiduciare il sindaco e tutti a casa. L’opposizione ha omesso un solo dettaglio: il tradimento, politico si intende, dei due esponenti della minoranza Alfonso Salzillo e Gaetano Di Monaco. I due non si sono presentati, risultando irreperibili per l’intera serata. Undici firme non bastavano, Di Muro salvato dall’opposizione consiliare.

Ora la questione politica diventa seria. Da un lato i tre che hanno ‘tradito’ il sindaco che dovranno necessariamente fare i conti con l’intera maggioranza. Pare che i dissapori tra il gruppo de ‘I Sammaritani’ e l’amministrazione comunale siano sorti a seguito della nomina di Angelina Cuccaro in qualità di assessore ai servizi sociali. Omero, De Lucia e Barbato premevano, da tempo, per avere un proprio esponente (l’avvocato Peppe De Lucia?) nell’esecutivo cittadino. Motivo per cui, considerando che occorreva coprire la casella della quota rosa, nacquero illo tempore dissapori anche con Carmine Munno, già assessore del gruppo ‘I Sammaritani’, che per qualche tempo ha rischiato di non essere riconfermato. Dall’altro lato ci sono i due consiglieri di minoranza Di Monaco e Salzillo: dovranno fare i conti con le forze, quelle reali, dell’opposizione.

Ma Santa Maria Capua Vetere, del resto, è abituata a storie di tradimenti politici e menefreghismo al cospetto del mandato elettorale. Si attendono ovvie conseguenze a meno che… come la tradizione di questa amministrazione dimuriana è abituata a fare, non si provveda a cancellare questo brutto episodio con l’ennesimo colpo di spugna.

Notizia da interno 18.

, Simone e Barbato organizzano il blitz, sembra tutto fatto: sindaco salvato da Salzillo e Di Monaco. La nomina dell’assessore Cuccaro è causa di dissapori

Santa Maria Capua Vetere – Interventi sociali per circa 900mila euro in arrivo nei territori dell’ambito C8, del quale è capofila il Comune di Santa Maria Capua Vetere. E altri 900mila euro sono a disposizione per il piano di azione e coesione del ministero dell’Interno.

E’ stato innanzitutto presentato – alla direzione generale delle politiche sociali della Regione Campania – il piano sociale di zona che si avvarrà dei fondi già ripartiti a valere sul fondo nazionale per le politiche sociali, sul fondo nazionale per la non autosufficienza e su fondi regionali, nonché sulla compartecipazione dei Comuni interessati.

“Si tratta – spiega il sindaco Biagio Di Muro – di un piano che è stato calibrato al meglio, in modo da ottimizzare le risorse e di coordinarle con le effettive esigenze delle popolazioni e con le reali priorità. Il piano prevede interventi su servizi essenziali, riguardanti gli anziani, i bambini, le donne, i disabili, le famiglie”.

Il piano è articolato, infatti, in settori di intervento relativi alla non autosufficienza (anziani e disabili), ai nuclei familiari e ai minori, alla violenza di genere, ai servizi educativo-territoriali per casi di particolare disagio (secondo il nuovo modello di intervento flessibile e capillare sul territorio, evitando il ricorso a strutture). E’ stato inoltre previsto l’intervento concordato con le scuole per l’assistenza specialistica (figure professionali specifiche che si affiancano all’insegnante di sostegno), sul quale è stato dato mandato al coordinatore dell’ufficio di piano di attivare il servizio con immediatezza.

Accanto al piano sociale di zona, è stata prevista anche la partecipazione al piano di azione e coesione del ministero dell’Interno, con la disponibilità di altri 900mila euro per programmare servizi di cura alla prima infanzia (da 0 a 36 mesi) e per la non autosufficienza. La progettazione degli interventi dovrà favorire la domiciliarizzazione della cura agli anziani e disabili, nonché servizi quali asili nido, baby-sitting e “mamma-accogliente” per gli infanti.

“Sia come ambito C8 sia come amministrazione comunale – conclude il sindaco Di Muro – stiamo compiendo ogni sforzo possibile per garantire servizi sociali essenziali. E’ un settore di intervento prioritario, della cui importanza siamo pienamente consapevoli perché conosciamo i disagi e le difficoltà che, specialmente in periodi di crisi economica, attanagliano tante famiglie. A loro, così come alle donne, ai bambini, agli anziani, ai disabili, ai migranti, dobbiamo dare risposte e, con questi interventi, lo faremo efficacemente”.

Le imprese festeggiano la libertà. Da oggi si lavora per guadagnare

A Roma il record italiano delle tasse sulle imprese: pesa per oltre il 71% del reddito. A fare la differenza le imposte locali: l’irpef vale tre volte quella applicata alle imprese milanesi. “Una situaziona che fa venir meno la voglia di fare” denuncia il presindente della Cna, Erino Colombi. E dopo 9 mesi di balzelli si può festeggiare il “Free tax day”.

Duecentosettantanove giorni dopo capodanno le imprese cominciano a lavorare per se stesse. Dopo 9 mesi di pagamenti di tasse e imposte locali e nazionali il 7 ottobre è stato il primo giorno di libertà dalla stretta del fisco. E gli imprenditori hanno fatto festa nella sede della Cna.

Sulla torta preparata per l’occasione gli imprenditori hanno spento simbolicamente 279 candeline, per dare il senso dei giorni che quest’anno hanno lavorato per pagare le tasse. Un nuovo record dopo i 271 dello scorso anno e i 243 nel 2011. A Torino ne sono bastati 251 a Milano 246. Il Tax Free Day, celebrato alla Casa delle Imprese di Garbatella, vuole essere una giornata simbolo, che segna lo spartiacque tra i mesi di lavoro, impiegati solo per pagare le tasse, e quelli che restano fino alla fine dell’anno: circa 9 a 3. Anche la torta di questa mattina era divisa in queste proporzioni: tre quarti di colore blu allo Stato e un quarto di colore rosso alle imprese. A Roma il fisco pesa per il 71,48% sul reddito dell’impresa: un record, al confronto con le altre città italiane. A Milano la percentuale è del 63,35% e a Torino del 66,91%. Il primato del fisco sulle imprese romane, secondo l’indagine condotta dalla Cna, è dovuto soprattutto al peso dell’Imu, il cui costo medio per impresa sfiora i 7mila euro a Roma (6.919,83), il 37% in più di Milano (4.323,78 euro) e del 19% in più di Torino (5.575 euro). E poi c’è il capitolo salato della tassa sui rifiuti, per la quale a Roma se ne vanno mediamente 4.850,03 euro, contro i 2.047,50 euro di Milano e i 3.517,29 di Torino. L’addizionale comunale Irpef vale a Roma tre volte tanto Milano (339,64 contro 113,21 euro) e l’11% in più di Torino. Insomma, sono le imposte locali a fare la differenza. Nell’ultimo anno monitorato, l’aumento del fisco locale è stato del 7,04% per le imprese della Capitale, mentre la variazione delle tasse dovute allo Stato centrale è stata dello 0,62%. Un imprenditore, con un reddito di 48mila euro annui, nel 2012 ha speso in tasse 4.439,52 euro in più (+9,25%) del 2011, un collega torinese 3.906,13 (+8,14%) e un milanese 3.103,98 (+6,47%). “C’e’ una grande emergenza fisco a Roma – ha detto il direttore della Cna Lorenzo Tagliavanti – e questo anche perchè nel nostro territorio gli enti locali indebitati aumentano le tasse a danno di cittadini e imprese. Basti pensare che a Roma c’è la tassa rifiuti più alta d’Italia”. Questa situazione, secondo il presidente della Cna Erino Colombi, “purtroppo fa venire meno la voglia di fare impresa, con conseguenze certo non positive per il nostro territorio”.

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il nome esatto è disformofobia ; non son nemmeno del tutto sicuro che sia catalogabile -come ho scritto- all’interno delle nevrosi fobico -ossessive, ma fa certamente parte della famiglia delle nevrosi,ovvero dei conflitti psichici inconsci non sottoponibili alla VOLONTA’ e alla COSCIENZA ;ciò che ancora mi sto domandando però- dopo aver tentato di svolgere una profonda analisi su di me- , è ,se questa mia nevrosi che si è manifestata con la VERGOGNA PER PANCIA, e mi ha rovinato la vita sociale,non abbia nascosto in realtà una patologia psichica ancora peggiore e insostenibile: il disturbo narcisistico di personalità; lo temo perchè svolgendo la mia autoanalisi ,sono giunto alla conclusione che io non ritengo di avere 60 anni, ma ritengo invece di averne 15 la guerra che devo combattere quindi è contro me stesso; ma combattere contro la vergogna della pancia è difficile, quando il problema è a livello nevrotico =inconscio ; sono consapevole del fatto che se un difetto fisico è grosso ,evidente, imbarazzante, o lo si prende di petto , oppure lo si aggira, ad esempio diventando ricchi e famosi , potenziando al massimo quella parte della personalità che sia in grado di sfidare la pancia dicendole”SAI CHE TI DICO PANCIA? TU SEI BRUTTA,MI FAI APPARIRE SGRADEVOLE,MA IO SONO RICCO, IO SONO FAMOSO ,IO SONO POTENTE E QUINDI POSSO PERMETTERMI DI MANDARTI A CAGARE! però al momento non sono nè ricco nè famoso nè potente e quindi questa sfida alla pancia non posso lanciarla; sono consapevole che dentro questa grande pancia ci stanno contenute tutte le sconfitte, frustrazioni, impotenze; non posso affrontarla senza armi, ma sono limitato nell’affermarmi , dalla disformofobia medesima: un circolo vizioso, un gomitolo,una rete vivo e sopravvivo utilizzando il 20% delle mie risorse; potrei fare molto di più; ma perchè i sono fermato emotivamente a 14-15 anni? perchè non riconosco come mia, la vita successiva’? perchè dentro di me , mi sento un bambino, e non mi sento un uomo? le prime esperienze fallimentari con le prostitute e la contemporanea paura/vergogna di avere rapporti fisici con le ragazze normali; il timore dell’ impotenza ; la paura della morte; il rifiuto di accettare che il tempo trascorra per me; c’è tutto questo groviglio dentro questa mia pancia così grande, così dilatata, così opprimente; che brutti anni i miei anni 90 in quel 20% di capacità residua c’è la politica, la passione per l’associazionismo, la soddisfazione nel capire le cose molto prima degli altri ; ultimamente la gioia di esser accolto da 8 cagnolini e dall’osservarli giocare e correre in giro per prati e capannoni isolati; studiare le loro mosse, le loro reazioni; cercare di immedesimarmi nella loro felicità fisicamente la gioia di stare nell’acqua del mare e di nuotare o galleggiare, percependo un corpo vivo mare, cagnolini, politica; la famiglia no, non ne sono all’altezza; non son un buon padre, nè sono un buon marito; mi sento il figlio di mia moglie la gioia delle terme condivise con mia moglie e mio figlio; vacanze possibili; prospettive ; aiutare mio filglio a creare un’impresa,per “fare i soldi” cura più semplice di tutto non ho imparato ancora nulla, o meglio , una parte di me ,ha imparato e si sente disperata perchè , si guarda indietro e vede una vita ,tanta vita, oramai trascorsa e sfuggita; ma ,un’altra parte di me, la parte malata, non riconosce quella vita come sua; è indifferente a quanto è successo perchè ritiene che quella vita, quegli anni, quei successi -pochi- e quei fallimenti-tanti-, non le appartengano; non sono miei , sono di un’altra persona ,perchè io Mario, non mi sono mai mosso dall’età di 15 anni, quello che si è mosso non cogliendo nessuno dei sogni e dei desideri che aveva in quel momento Mario, è un ESSERE ESTRANEO, non sono io, si , è vero lui porta il mio nome, gli altri lo riconoscono come me, ma è uno sbaglio,io sono ancora là ,e aspetto la mia seconda vita.